I diamanti come investimento, sono ancora attuali?

Da sempre l’investimento in diamanti riveste un fascino tutto speciale verso gli investitori, e non solo, di tutto il mondo. Probabilmente l’effetto mediatico dato da centinaia di film in cui si narra di diamanti giganti posseduti a modo di investimento avranno sortito i loro effetti negli anni. Fatto sta che queste pietre preziose rappresentano davvero un ottimo strumento, sia come bene rifugio dalle crisi economiche sia da come investimento vero e proprio in attesa di profitti.

Molto spesso i diamanti vengono accomunati ai metalli preziosi come oro e argento nella loro veste di bene rifugio, infatti, risentono molto meno delle cresi economiche e finanziarie rispetto alle valute, le azioni e e le obbligazioni. Tuttavia, come si legge in questo post, i diamanti hanno delle caratteristiche che li rendono un tipo di investimento decisamente diverso dall’oro.
Innanzitutto le truffe. Mentre per oro e argento è abbastanza semplice reperire informazioni e la materia prima stessa, per i diamanti non è lo stesso. Inoltre, per fare compravendita di diamanti è necessario essere veri esperti del settore oppure esserlo. E’ molto più semplice essere truffati con un finto diamante che con un finto lingotto d’oro.

Altra caratteristica particolare del diamante è la sua liquidabilità. Infatti, mentre la compravendita dell’oro è estremamente diffusa, a prescindere dalle dimensioni del lingotto o della moneta, per i diamanti non funziona proprio allo stesso modo. Più è grande il diamante e meno questo è liquidabile, il che significa che al momento della vendita potrebbe essere più difficile incassare il proprio danaro.

Oro e diamanti hanno in comune i costi di gestione, infatti, sono oggetti preziosi molto soggetti ai furti e quindi sarà necessario custodirli in cassette di sicurezza appropriate, spesso molto costose.

Tuttavia la detenzione della materia prima non è l’unica via per investire in diamanti. E’ sempre possibile acquistare azioni di compagne di estrazione o di distribuzione, o negoziare ETF che replicano l’andamento delle materie prime.

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