Assopopolari non ha accettato la decisione di Fitch di declassare otto banche italiane, tra cui alcune Banche Popolari Cooperative. La decisione è stata presa il 25 novembre scorso.
Al margine del Consiglio di Amministrazione di Assopopolari è stato dichiarato che questa decisione “colpisce in modo particolare le banche retail di media dimensione operanti, di fronte alla concorrenza, in una situazione di asimmetria normativa, venutasi a determinare dalla recente pronuncia dell’Eba, la quale ha stabilito che i titoli del debito pubblico siano contabilizzati ai valori del mercato. Ciò penalizza economicamente e patrimonialmente gli intermediari italiani, con il risultato di ridurne la capacità di finanziarie l’ economia reale”. Sempre nella nota si legge anche che Assopopolari si chiede come sia stato possibile declassare anche banche la cui attività è focalizzata sull’ economia locale, su scenari di ordine macroeconomico. A margine della nota si legge che le Banche Popolari italiane seguiranno con attenzione quello che è l’iter della proposta di direttiva della Commissione Europea sulle Società di Rating atta a ridurre l’eccessiva dipendenza delle banche da queste ultime.
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