La carta di credito e la cessione del quinto

Dubito che esista ancora qualcuno sprovvisto di una carta di credito, un pezzo di plastica colorato che permette di effettuare pagamenti e di evitare di avere troppi contanti in tasca.

 

Ma da dove viene la carta di credito?

Tutto ha inizio in America intorno al 1730 quando un commerciante di mobili, un certo Christopher Thomson, ideò la prima rudimentale forma di pagamento rateizzato. I clienti del negozio che non potevano permettersi di pagare l’intero importo dell’acquisto in un’unica soluzione, potevano spezzarlo in piccole parti fino a raggiungere la somma totale dovuta.

Così continuò per un pezzo, fino al 1914, un momento di svolta nel sistema creditizio. Infatti, una società – la Western Union – cominciò a dotare i propri clienti più abbienti di una carta (all’epoca di metallo) con la quale si potevano dilazionare i pagamenti dei servizi offerti.

Da questo momento in poi, cominciarono a nascere vari tipi di carte per pagare servizi diversi, da quelli automobilistici a quelli telefonici. Particolare dell’epoca: seppur dilazionato, sul debito non veniva richiesto alcun interesse.

Ma il boom economico non tardò a farsi sentire e nel 1950 nacque la prima vera carta di credito – riservata ai business men (ideata da Diners Club Inc.), attraverso la quale potevano essere acquistati molti beni di consumo.

E in Italia? La prima carta vide la luce nel 1958 ad opera di Diners, cui seguirono un decennio più tardi altre compagnie americane. Bisognerà attendere la fine degli anni ‘80 – con espansione nel decennio successivo – per vedere carte credito di istituti italiani.

 

Perché è importante avere una carta di credito? Perché è uno strumento di pagamento elettronico rappresentante il denaro depositato da privati o aziende presso un istituto bancario.

Le motivazioni che favoriscono l’uso delle carte di credito sono ampiamente determinate dai vantaggi, tra cui possiamo elencare:

  • la sicurezza
  • la praticità
  • la riduzione del contante circolante

 

Ma come funziona? Semplice! I soggetti in causa sono 4:

  • l’ente che emette la carta di credito che può essere una banca, come per esempio IBL Banca, istituto di credito che offre servizi davvero competivi e specializzato nel credito contro cessione del quinto.
  • Il titolare della carta con cui l’ente finanziario emittente stabilisce un accordo secondo il quale, il titolare e cliente della banca spende il proprio denaro attraverso la carta di credito.
  • Il commerciante, ovvero colui che, aderendo ad un circuito di pagamento, consente ai clienti di utilizzare la carta di credito come metodo alternativo al contante.
  • Il Circuito di pagamento, ovvero la società che utilizza la propria rete di comunicazione per gestire tutte le domande/autorizzazioni di spesa.

 

Ma perché pagare con la carta di credito può essere conveniente?

In realtà perché, mentre con il contante il pagamento è qui ed ora, la carta di credito consente un pagamento dilazionato, quindi successivo all’acquisto.

Questo rende questo strumento interessante, ma allo stesso tempo va utilizzato con grande responsabilità. Da qui, la necessità per le banche di valutare l’affidabilità dei propri clienti!

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